La mia bolla social è sempre più piccola. Non ho certo ragione di avvilirmi per questo, mi serve più che altro per “chiacchierare” con un certo numero di amici e comunicare loro le cose che faccio: radio, podcast, qualche articolo, qualche lettura o ascolto.
Guardo con mestizia l’algoritmo che nasconde tutto ciò che porta fuori dal social, cioè il 99% dei miei post e così qualche volta mi domando: che ci faccio qui? Lo so è ridicolo chiederselo, ma la domanda mi ronza in testa e così cerco vie di fuga, diserzioni. Collettive e personali. Le mie Diserzioni radiofoniche, e non solo quelle, le trovate nella foresta condivisa di Radio Sherwood, mentre la recente idea di creare una newletter personale, è nata dal mio sentirmi naufrago nell'infosfera, quella condizione che può portare al disperato lancio di un messaggio nella bottiglia nell’oceano. È prevedibile che nessuno legga quel messaggio ma l’imprevisto è l’unica speranza immaginabile dal naufrago.