Nonostante le eviti come la peste qualche volta di rimbalzo me le trovo di fronte. Parlo delle dichiarazioni del personaggio che sta al ministero dei trasporti, cioè il ministro dei treni affollatissimi che prendo ogni santo giorno e che ogni santo giorno maledico perché sono in uno stato non degno e in perenne in ritardo. Questa volta, pur di evitare di fare ciò per cui è pagato, tuona contro i “delinquenti” che fanno le occupazioni e mi sono sentito chiamato in causa. Forse perché in passato ho partecipato a diverse occupazioni: almeno tre centri sociali (tutti ancora oggi rimasti spazi pubblici sottratti alla speculazione) e diverse abitazioni per dare un tetto a chi non l'aveva.
Sì proprio così, da giovane ero un attivista dei centri sociali, finivo di lavorare, andavo lì in quei luoghi di perdizione fino a tarda notte per organizzare attività, concerti, eventi contro-culturali, manifestazioni e per certe persone ero una specie di “diavolo”.
La cosa che più ho odiato negli anni da “diavolo” è stato fare l’antifascismo militante: il dover dormire dentro al centro sociale per difendersi da questi loschi e tristi figuri, il guardarsi alle spalle quando si faceva attacchinaggio di notte per la città.... fino a doverli cacciare quando tentarono di provocare la reazione di alcuni profughi davanti al luogo dove erano ospitati. Sono totalmente inadatto, per indole, allo scontro fisico e mi infastidisce moltissimo anche quello verbale ma perdonarli perché sono vittime come le loro stesse vittime e aver pazienza perché non sanno quello che fanno, proprio non ci riesco.
Crescendo e non riuscendo a tenere i ritmi dei più giovani sono entrato a far parte di una onlus (oggi si direbbe ONG) che si occupa di solidarietà internazionalista, di diritti dei migranti, di cooperazione, di ambiente e per la stessa gente di cui sopra ero improvvisamente diventato un “buonista”.
Ero contento perché credevo di aver raggiunto uno status definitivo e adatto alla mia età quando sempre il solito ministro, denuncia che molti di quei “buonisti” delle ONG che si occupano di solidarietà internazionalista, di diritti dei migranti, di cooperazione, di ambiente sono ex “diavoli” dei centri sociali.
Così scopro di essere un “diavolo buonista” e gli ossimori, da buon zapatista, mi sono sempre piaciuti molto.